1. Non esporre la stecca a sbalzi di temperatura
Come qualsiasi altro prodotto o strumento in legno, la rettilineità della stecca da biliardo è sensibile agli sbalzi di temperatura.
La stecca da biliardo è l’accessorio più importante e una cura regolare garantirà il divertimento e le performance. Ecco i nostri sei consigli.
Nonostante i suoi innegabili vantaggi, il legno ha qualche inconveniente. L’acero e il frassino – le due essenze principali nel biliardo, scelte per la loro elasticità e abbondanza – sono fragili e possono deformarsi con gli sbalzi di temperatura. È il primo campanello d’allarme.
Se le temperature cambiano bruscamente, il legno si dilata o si contrae. Siccome le nervature non si muovono in modo uniforme, la rettilineità del puntale può essere sensibilmente compromessa.
Per non dover giocare con una stecca più o meno storta, consigliamo di non lasciarla assolutamente in auto o dietro un vetro al sole e, in generale, vicino a fonti di calore. Per farla rimanere dritta il più a lungo possibile, tienila in una stanza a temperatura ambiente.
Come qualsiasi altro prodotto o strumento in legno, la rettilineità della stecca da biliardo è sensibile agli sbalzi di temperatura.
Nell’aria c’è sempre un po’ di umidità sotto forma di vapore acqueo. Può variare in base all’ora del giorno, alla stagione, alla regione e alla stanza di una casa, o anche al tipo di riscaldamento usato. Fatto sta che se l’aria diventa più umida, il legno assorbe acqua; viceversa, se si fa più secca, la espelle. Essendo un materiale igroscopico, può assorbire o espellere l’acqua.
Il frassino e l’acero sono legni robusti ma mediamente sensibili all’igrometria, come la quercia. Diverso è il discorso per il teck o il mogano, poco sensibili ma senza le proprietà meccaniche indispensabili all’uso o alla produzione (ad es., resistenza alla compressione, facilità di lavorazione).
Per non vedere la stecca gonfiarsi e deformarsi, fino a indebolirsi, tienila in un luogo asciutto! Se non fai attenzione, potrà presto stortarsi compromettendo mira ed effetti.
Raccomandiamo di evitare assolutamente garage e cantine, ad esempio. Il luogo ideale rimane la sala o l’armadio di una camera da letto.
Sconsigliamo di lasciare la stecca appoggiata a un muro perché in questo modo il legno potrebbe lavorare deformandosi. Un effetto che compare con il tempo. È meglio tenerla bene in orizzontale in un fodero apposito o una valigetta. In questo modo si eviteranno le deformazioni dovute agli sbalzi di temperatura, all’umidità ambiente o al lavoro naturale del legno. Se non hai una valigetta, tienila il più possibile in verticale.
SE hai una stecca in due sezioni, non stringere troppo quando la avviti.
Ma non è tutto. Mentre aspetti il tuo turno, non ti appoggiare alla stecca per riposare (c’è sempre qualche sedia nei paraggi ☺). Oppure, se vuoi fare un complimento all’avversario, non battere troppo il calcio a terra: la base potrebbe incrinarsi se non è protetta da un “bumper”.
Il calcio (la parte che si afferra con la mano) è verniciato. Basta pulirlo con un panno asciutto. Se rimangono delle tracce, passalo di nuovo con il panno leggermente inumidito.
Il puntale (la parte che usi per prendere la mira) non è verniciato per rimanere più scorrevole tra le dita. Per evitare segni permanenti – soprattutto di gesso –, passalo regolarmente con un panno umido e subito dopo con uno asciutto.
Non applicare olio o altri prodotti grassi perché aumentano la flessibilità della stecca.
Il cuoio (la punta della stecca da biliardo) si consuma a causa dei contatti ripetuti con la bilia bianca. Generalmente è in vera pelle, altro materiale naturale sensibile all’umidità. Si può indurire, schiacciare o screpolare. È quindi importante averne cura e cambiarlo regolarmente.
Quando diventa troppo piatto, può compromettere la qualità del gioco. Ha due funzioni: ammortizzare e fare da grip. Se è troppo sottile o schiacciato, la stecca assorbe direttamente l’urto del tiro rovinando l’effetto.
Un cuoio troppo piatto, rende meno preciso il gioco e danneggia poco a poco la ghiera e la stecca da biliardo. Non perdere tempo, cambialo!
Il legno, materiale naturale usato per produrre la stecca da biliardo, è stato scelto in passato perché abbondante e dotato di proprietà meccaniche (flessibilità e durabilità) che rispondevano all’uso e alle tecniche di lavorazione artigianale.
Per questo, era molto diffuso nelle costruzioni ma anche nello sport: sci, canne da pesca, racchette da tennis, surf, tavoli da ping pong erano tutti in legno. Nell’era moderna, è stato sostituito da altri materiali (compositi o di sintesi) più resistenti agli imprevisti del meteo. Il biliardo non ha ancora adottato queste tecnologie perché si gioca principalmente al coperto. Per il momento...
Per ottenere una stecca più scorrevole, lucidala molto, molto delicatamente con della cartavetro finissima e quindi strofinala con un panno finché il puntale non inizia a scaldarsi.
Il biliardo è uno sport di precisione dove la parola chiave è concentrazione! Quando l’avversario mette a segno un buon colpo o un bel punto, i giocatori non applaudono rumorosamente per non deconcentrare il partner del momento. Invece, picchiettano delicatamente il gessetto sul loro puntale. Un modo discreto per congratularsi.
Infine, metti il gesso nel modo giusto. Quando si mette il gesso, capita a volte di lasciare della polverina sulla ghiera e sul puntale. Con il tempo, questa brutta abitudine può rovinare la stecca.
Infatti il gesso penetra tra le fibre del legno e, complice l’umidità nell’aria o il sudore delle dita, la stecca può deformarsi perdendo rettilineità e robustezza. Quando si ingessa il cuoio, è quindi bene inclinare la stecca per non far cadere la polverina sul puntale.
Il gesso è un potente abrasivo che impedisce alla stecca di scivolare sulla bilia bianca. Bisogna pertanto avere cura di pulire regolarmente il puntale e di non sporcarlo con il gesso quando si “mette il grasso” al cuoio.
Adesso che la stecca da biliardo è in condizioni perfette, tocca a te!
Quali sono i tuoi consigli per avere cura del materiale da biliardo? Condividili con noi nei commenti :)
35 anni di passione per il biliardo.
Professore di biliardo, biliardo d’oro.
Appassionato di surf e maratoneta.